Crochet therapy

Anni fa era una cosa da nonne. L'ho imparato quasi a forza, pensando che servisse solo per i centrini, quindi mi sono allontanata per un bel po'. Mia nonna no, lavorava e chiacchierava per ore con le sue amiche, con un motto che poi è diventato il mio: "intanto fai andare le mani". Mia nonna era una grande maestra in coperte e copriletti, in calze e coprifasce. Ma non credevo che l'uncinetto andasse molto oltre questo, era soprattutto roba da vecchie signore. Coperte a parte, che si possono fare anche in altri modi, non aveva neanche una grande utilità, a parte le giacchette primaverili stile chanel delle vecchie signore.
Poi mi ci sono riavvicinata, come spesso accade, durante la mia prima gravidanza per creare il corredino per allontanarmi di nuovo causa poco tempo a disposizione fino a quando un problema serio da affrontare non me lo ha fatto ritornare in mente senza lasciarlo mai più.
Durante una lunga e snervante attesa ho incrociato lo sguardo di una donna che aspettava proprio come me ma era sicuramente più rilassata perché aveva tirato fuori una sportina di tela da cui erano usciti uncinetti e un filo multicolore. Una mia amica aveva sentenziato "fa crochet therapy!". Così ho scoperto che per moltissime ragazze il crochet non era una cosa da nonne e ci si divertivano anche parecchio, oltre a distendersi e rilassarsi. Dai centrini, a tutto il resto, dagli accessori, ai vestiti, borse, coperte, cuscini. Un mondo che con gli accostamenti di colore giusti e un po' di modelli attuali aprivano un mondo di autoproduzione divertente e rilassante.
Sì perché non si è ancora capito il motivo, ma il c rochet è davvero una terapia naturale anti-stress! Forse la ripetizione sistematica di schemi numerici fissi, forse la certezza che ad azione A corrisponde risultato B, forse la felicità di creare qualcosa con le proprie mani. O magari tutte le ragioni insieme. Di sicuro, ci sono studi che hanno accertato il rilascio di endorfine mentre si lavora a crochet.
Quindi perché non provare?
Per quanto mi riguarda: mani impegnate, film davanti e il mio cervello usurato non ha altri slot liberi per infilarci anche i brutti pensieri!
"Intanto fai andare le mani". Dopo anni, in effetti, riesci a lavorare senza guardare quasi cosa fanno le mani e molto spesso seguendo un film! Se proprio sto facendo qualcosa di difficile che deve essere guardato, metto della musica o ascolto la radio.
E per finire, cosa che non guasta, i materiali necessari non hanno costi elevati e puoi portarli sempre con te!!!